I meccanismi dell’erezione: Eiaculazione & Erezione
Il pene è un organo complesso, che viene controllato dal sistema nervoso, dagli ormoni e dal flusso sanguigno, responsabili del naturale meccanismo dell’erezione.
Qui potrai scoprire le sue caratteristiche e i diversi tipi di erezione.
“Ormoni, flusso sanguigno e parti del tuo sistema nervoso devono collaborare per ottenere e mantenere una corretta erezione”.
Cosa accade nel processo di erezione?
Il pene è un organo erettile complesso, centrale nel meccanismo naturale dell’erezione: è composto da due corpi cavernosi, un corpo spugnoso e l’uretra, e la sua funzione è essenziale sia per urinare che per eiaculare.
Tuttavia, il pene non agisce da solo. Una ricerca dell’urologo Irwin Goldstein1 dichiara che l’organo è sotto il controllo costante del sistema nervoso centrale, vale a dire del cervello e del midollo spinale.
In che modo il sistema nervoso controlla il pene e l’erezione?
Il nostro sistema nervoso è composto da due parti che svolgono azioni complementari: la prima è il sistema nervoso simpatico, la cui funzione è quella di inibire l’erezione, la seconda è il sistema nervoso parasimpatico, che ha invece il ruolo opposto di innescare l’eccitazione.
L’equilibrio tra queste due parti avviene non appena al cervello vengono trasmessi i primi stimoli di eccitazione, che possono essere innescati da:
- Stimolazione fisica, toccando, accarezzando ed eccitando zone erogene
- Stimolazione sensoriale, innescata dall’ascolto di una voce, di un profumo, attraverso il contatto del corpo
- Stimolazione psicologica, suscitata dal desiderio provato per una persona
Una volta avvertita l’eccitazione si innescano alcune reazioni chimiche (ormonali) e i corpi cavernosi del pene si attivano: l’organo si riempie di sangue, le sue arterie si aprono e il suo volume aumenta, dando luogo al processo di tumescenza.
La pressione sanguigna all’interno del pene cresce, comprime le vene di drenaggio e il sangue intrappolato ne aumenta la rigidità e le dimensioni. Una stimolazione persistente consente inoltre la penetrazione e l’eiaculazione.
Di regola, un’erezione può durare circa trenta minuti ma, naturalmente, la durata varia da una persona all’altra.
Una volta che l’eiaculazione è completa, altre reazioni chimiche (ormonali), insieme all’azione del sistema nervoso, portano alla chiusura delle arterie, la pressione diminuisce svuotando i corpi erettili ed il pene, gradualmente, diventa flaccido. Questa è la detumescenza del pene. Un determinato tempo, diverso per ogni persona, è quindi necessario per stimolare nuovamente i nervi, dando il via al cosiddetto periodo refrattario.
Ci sono diversi tipi di erezione?
Un uomo può sperimentare due tipi di erezione2:
- L’erezione psicogena: questa tipologia di erezione viene indotta da stimoli erotici (visivi, mentali, tattili ecc.) che innescano il rilascio dei neurotrasmettitori cerebrali (dopamina, ossitocina).
- Erezione riflessogena: questa tipologia di erezione viene indotta dalla stimolazione diretta degli organi.
I problemi di DE subentrano quando il cervello non invia abbastanza segnali o non ne invia, quando il flusso di sangue è inadeguato o quando il tessuto erettile è danneggiato.
Sulla DE c’è molto da imparare, cominciamo qui.
1: Scientific American, août 2000, 283, 2 : p 70-75
2: Clinical manual of sexual medicine sexual dysfunctions in men – T.Lue, F. Giuliano, S.Khoury,R.Rosen;p9